Questa scultura lignea è opera di Filippo Parodi appartenente ai suoi anni precedenti 1671 quando si trasferì a Roma, per un soggiorno di circa sei anni e, sulle orme e sugli insegnamenti di Gian Lorenzo Bernini, apprese l’arte di scolpire il marmo, che poi esercitò in patria per il resto della sua attività. La figura di Prometeo è qui infatti stilisticamente del tutto aderente ai modi di Domenico Piola, suo amico e mentore, che, a testimonianza delle fonti, gli forniva frequentemente i disegni per le sue sculture.
Si ringrazia Camillo Manzitti per l'assistenza nella schedatura di quest'opera