Ivanhoe Gambini : Arresto d'elica  (1930)  - Tempera su cartoncino - Asta Arte Moderna e Contemporanea - I - Cambi Casa d'Aste
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Arresto d'elica, 1930

€ 18.000,00 / 22.000,00
Stima
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Descrizione
Tempera su cartoncino
Largh. 26 - Alt. 34,5 Cm
Firmato in basso a sinistra
Provenienza
Collezione privata, Varese
Autentica
Opera registrata presso l'Archivio Ivanhoe Gambini, Busto Arsizio con il n. 101
Ulteriori informazioni
Nella primavera del 1930 Ivano (Ivanhoe) Gambini, giovane futurista di Busto Arsizio che (parteciperà a due Biennali di Venezia, nel 1930 e nel 1934), riceve un importante incarico che è quello di realizzare un'opera per la copertina de “La Rivista Illustrata del Popolo d’Italia”. Era entrato ufficialmente nel Futurismo solo da tre anni, nel 1927, quando assieme a Munari, Merli, Duse, Andreoni e Strada aveva fondato il “Gruppo Radiofuturista Lombardo” che prendeva il nome da alcune pubblicazioni di Gian Franco Merli, oggi quasi dimenticato ma allora famoso proprio per queste: Radioaviazione, Radiofemminilità, Radiovita, ecc. Ma in questi tre anni di fine decennio Gambini era ancora alla ricerca di una sua dimensione, tra futur-danza con le opere su Josephine Baker, e quelle su nudi e guglie sintetiche. Questa commessa, invece, fa intravedere al giovane Gambini un nuovo orizzonte che è quello di salire sul carro dell’Aeropittura, appena ‘lanciata’ dall’articolo di F.T. Marinetti: Prospettive del volo e Aeropittura, pubblicato da “La Gazzetta del Popolo” di Torino il 22 settembre 1929. Così Gambini si documenta, guarda molte foto di aerei (come mi raccontò sul finire degli anni ’90 del secolo scorso) e s’inventò questa veduta frontale di un aereo sintetico che, da quello che ci dice il titolo (“Arresto d’elica”) ed anche da quell’elica che sembra rallentare e dal fumo nero che lascia dietro il motore… insomma… siamo in caduta.

A sdrammatizzare il momento è la tecnica usata da Gambini, cioè la tempera a spruzzo che risolve ogni forma in una morbidezza mai vista nella pittura di allora. Una tecnica che lo accompagnerà a lungo e della quale fu un indiscusso maestro.

E dunque l'opera è approvata e la copertina di Gambini esce nell’agosto del 1930, procurandogli molti crediti e complimenti, fra i quali (graditissimi, disse) quelli di Caproni, pioniere dell’aeronautica e grande amico dei futuristi aeropittori. Ma… quella qui in asta non è quella pubblicata… perché, come disse Gambini, gli fu contestato che quegli edifici in basso a destra potevano suggerire anche una possibile catastrofe e… insomma… sarebbe stato meglio una situazione più asettica, cioè l’aereo che, comunque, stava ancora in aria senza riferimenti terreni. E così fu. Gambini realizzo' un altra versione come richiesto, mentre questa rimase sempre inedita e custodita nel suo studio finché negli ultimi anni fu esposto ad alcune mostre sul Futurismo e l’Aeropittura.


Maurizio Scudiero

Bibliografia
Il volo, l'arte e il mito. Aerei, piloti e costruttori nell'arte del primo Novecento, Stream Art Editore, 2001, p. 47 (ill.)
Oggi si vola! Manifesti, pitture e sculture aeronautiche del Novecento italiano, XX secolo Edizioni, 2003, p. 193 (ill.)
Cieli Futuristi, a cura di M. Scudiero, Edizioni Rivista Aeronautica, 2017, p. 50 (ill.)
Futurizam dinamizam i boja (Futurismo dinamismo e colore), a cura di M.Scudiero, Muzej Suvremene Umjetnosti (Museo di Arte Contemporanea), Zagabria, 2019, p.110
Esposizioni
Il volo, l'arte e il mito. Aerei, piloti e costruttori nell'arte del primo Novecento, Predappio, 2001
"Oggi si vola! Manifesti, pitture e sculture aeronautiche del Novecento italiano", Museo Nazionale del Cinema, Mole Antonelliana, Torino, 2003-2004.
Cieli Futuristi, a cura di M.Scudiero, Palazzo dell'Aeronautica, Roma, 2017
Futurizam dinamizam i boja (Futurismo dinamismo e colore), a cura di M.Scudiero, Muzej Suvremene Umjetnosti (Museo di Arte Contemporanea), Zagabria, 2019
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mer 6 Luglio 2022
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