Antonio di Paolo Masini, Bologna perlustrata, Bologna 1666, p. 623 (“1483. Giacomo Forti molto bene dipinse il Ritratto di Lodovico Dolfi, la cui Famiglia tuttavia lo conserva.”)
Pompeo Scipione Dolfi, Cronologia delle famiglie nobili di Bologna, Bologna 1670, p. 283 (1502. Lodovico Dolfi di Gabriele, “leggeva nel Studio di Bologna”, 1513-1515), p. 284 (“ il suo ritratto come ben dipinto è notato nella Bologna Perlust. da Antonio di Paolo Masini”.)
Carlo Cesare Malvasia, Felsina pittrice. Vite de’ pittor bolognesi, I, Bologna 1678, p. 35 (tra gli allievi di Marco Zoppo “il già detto Giacomo Forti, che lavorò molto in compagnia del maestro, e sù i muri, non altrove lasciandoci vedere il suo nome, che in un ritratto picciolo in tavola, che conservano ancora presso di loro i signori Dolfi, d’un Lodovico di quella Casa, con queste parole: Opus Fortis Bononiensi [sic] 1483, e l’istesso in un simile di Lippo Dalmasio presso di noi, e dal quale si è ricavato il qui anteposto alla Vita”)
Carlo Cesare Malvasia, Pitture, scolture ed architetture delle chiese, luoghi pubblici, palazzi, e case della Città di Bologna e suoi sobborghi, Bologna 1783, p. 489 (“Forte Giacomo allievo di Marco Zoppo, e condiscepolo del Francia sotto lo stesso Maestro. Il Masini Bol. perl. dice, che li Dolfi hanno il Ritratto di Ludovico Dolfi di sua mano.)
Ricordanze di Lodovico Dolfi esposte in una lettera a Natale Salvardi Calcografo, di Gaetano Giordani, in “Almanacco Statistico Bolognese, Per l’anno 1836. Dedicato alla Donne Gentili”, anno 7, Bologna 1836, pp. 78-94 [riproduzione del Ritratto inciso da Luigi Martelli tra le pp. 78-79](vedi testo della scheda)
Antonio Bolognini Amorini, Vite dei pittori e artefici Bolognesi, Bologna 1841, p. 21 (“Anche Giacomo Forti può ritenersi discepolo di Lippo [Dalmasio], di cui assai bel ritratto conservassi in Casa Ratta di Lodovico Dolfi, ed altro del proprio maestro avevasi dai signori Malvasia.”)
Salvatore Muzzi, Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796, Bologna 1843, p. 408 (tra gli allievi di Marco Zoppo, il Francia e Giacomo Forti, “che molto lavorò in compagnia del maestro, e che lasciò scritto il suo nome sotto un ritratto ch’ei fece a Lodovico Dolfi letterato bolognese. Il qual ritratto venne illustrato non ha molto dal nostro scrittore ed erudito esattissimo Gaetano Giordani.”)
Ulrich Thieme, Felix Becker, Allgemeines Lexikon der Bildenden Künstler, 12, Leipzig 1916, p. 227 ad vocem Forti (Forte) Giacomo: 1483, Ritratto di Lodovico Dolfi; secondo Malvasia, autore anche di un Ritratto di Lippo di Dalmasio.)
Guido Zucchini, Un ritratto di Iacopo Forti. Opere d’arte inedite, in “Il Comune di Bologna”, 12, 1935, 1, pp. 9-10
“Urbinum. Bollettino di cultura ufficiale per gli atti della brigata urbinate degli amici dei monumenti, della reale Accademia Raffaelo e del reale Istituto di Belle Arti delle Marche”, 1939, p. 29 nota 4 (“Su Iacopo Forti bolognese , attivo nel 1483, ha richiamato l’attenzione Guido Zucchini “Il Comune di Bologna” 1935, XIII N.12), mettendo in luce un ritratto di Lodovico Dolfi, con antica scritta in un cartellino: opus Fortis Bononiensis 1483. Il personaggio è effigiato di prospetto. Lo stile dimostra le tendenze ferraresi, proprio del Costa”.)
Guido Zucchini, Mostra di antichi dipinti, da raccolte private bolognesi (Bologna, Circolo Artistico, maggio-giugno 1948), Bologna 1948, s.n.p., cat. 10 (Forte (sec. XV), Ritratto di Lodovico Dolfi, sg. dt. 1483, pubblicato da Zucchini 1935, Conte Dr. Filippo Bosdari)
Art Price Annual, 19, 1963, p. 365 (cit. Ritratto di Lodovico Dolfi)
Francesco Filippini, Guido Zucchini, Miniatori e pittori a Bologna. Documenti del secolo XV, Accademia Nazionale dei Lincei, Roma 1968, pp. 52-53 (Forte da Bologna. 1483 firma il ritratto su tavola di Lodovico Dolfi di Proprietà Bosdari)
Emilio Negro, Nicosetta Roio, Francesco Francia e la sua scuola, Artioli Editore,m Modena 1998, p. 28 fig. 49 (Iacopo Forti, Ritratto di Lodovico Dolfi,, già Bologna, collezione Bosdari, ubicazione ignota), p. 56 nota 82 (al pittore riconducibile solo il Ritratto di Lodovico Dolfi che sulla base della riproduzione di Zucchini 1935sembra essersi “mosso all’unisono col Francia”)
Giacomo Alberto Calogero, Marco Zoppo ingegno sottile. Pittura e Umanesimo tra Padova, Venezia e Bologna, con un regesto documentario a cura di M.Mazzalupi, Bononia University Press, Bologna 2020, pp. 3-4 nota 11 (Il “Forte da Bologna” menzionato nell’Inventario di Giovanni Sforza a Pesaro 1500 forse lo stesso autore del Ritratto di Lodovico Dolfi, sg, dt 1483 già in Palazzo Bosdari a Bologna, ma la data sembra “troppo precoce per i dati stilistici ormai protoclassici di questo ritratto (che temo alterato fortemente dal ‘restauratore abile ed espertissimo’ lodato da Zucchini 1934, p. 61)