La tazza e il piattino sono modellati con scanalature e decorati in oro “radiert” a cineserie. Posti su consolle troviamo gruppi di personaggi cinesi affaccendati in curiose occupazioni
E’ piuttosto raro trovare tazze a bol di questo modello a scanalature. Per
tazze alte da cioccolata con due manici vedi ad esempio quelle conservate a Berlino, Kunstgewerbemuseum (cfr. S.BURSCHE, Meissen, Steinzeug und Porzellan des 18. Jahrhunderts, Kunstgewerbemuseum Berlin, 1980, n. 113-114); a Saronno, Museo Gianetti (L.Brambilla Bruni, Porcellane di Meissen, Ceramiche della collezione Gianetti, 1994, I, n. 3-10 e p.95). S.Ducret pubblica in “Meissner Porzellan bemalt in Augsburg, 1718 bis 1750”, 1971, I, n.269-270 la tazza conservata in Germania a Hagen, Karl-ErnstOstheim-Museum
Meissen ebbe un intenso scambio con gli orafi della città di Augsburg dove inviava le sue porcellane per essere montate in oro, argento o vermeilles. In questa città sorsero delle botteghe che si specializzarono nella decorazione di porcellane bianche che venivano acquistate a Meissen. L’abilità e la sensibilità di questi pittori era spesso eccezionale, a tal punto che la stessa manifattura di Meissen, intimorita da questa concorrenza, vietò ad un certo momento la vendita di porcellana bianca