La collezione d'arte della famiglia Bucci-Errani in asta da Cambi

La collezione d'arte della famiglia Bucci-Errani in asta da Cambi - News and Press

Un particolare appuntamento è quello programmato da Cambi per il 15 giugno: durante la giornata sarà battuto il catalogo VILLA BUCCI-ERRANI IN FAENZA, una raccolta composta da più di 300 lotti provenienti dalla sontuosa villa faentina.

La storia di Villa Bucci-Errani nasce dalla felice sintesi di due importanti famiglie e si intreccia al destino dell’azienda fiorentina Cisa, leader del settore nel mercato delle serrature. Deo Errani non fu solo un grande uomo d’industria, ma anche un grande appassionato di antiquariato: frequentando le mostre più prestigiose di Firenze, Venezia, Roma, Milano e i più quotati professionisti del settore, continuò a dedicarsi tutta la vita alla sua grande passione con interesse ed occhio critico. Inizialmente interessato agli arredi francesi Luigi XVI, i suoi acquisti si concentrarono successivamente sul secolo d’oro dell’arte veneziana settecentesca; la Villa di Faenza in via Cavour verrà arredata con alcuni eccezionali pezzi, tra cui la Grande specchiera in legno dorato e vetro della manifattura Briati di Murano (stima: 80.000 - 120.000 euro), mobili intarsiati e laccati della migliore qualità, e lampadari in vetro soffiato. La proprietà, passata nelle mani dei figli di Deo e Carla Bucci, continua a rappresentare un fiore all’occhiello per la città di Faenza e i proprietari, fortemente legati al territorio, sono inoltre collezionisti di maioliche faentine e porcellane venete del Settecento; nella loro prestigiosa raccolta spiccano alcuni rari oggetti prodotti a Venezia alla fine del Quattrocento in rame sbalzato con decoro di smalti policromi e dorature.

Tra i top lot della tornata troviamo anche un Grande mobile a due corpi in radica di noce con filettature in metallo, del secondo quarto del XVIII secolo, proveniente da Venezia (stima: 30.000 - 40.000 euro), e un’Importante coppa rinascimentale veneziana, con coperchio in rame sbalzato, smalti policromi e lumeggiature in oro del XVI secolo (stima: 30.000 - 40.000 euro) decorata con baccellature a rilievo a smalto bianco ed elaborati motivi geometrici e floreali lumeggiati in oro su fondo verde e blu cobalto.

Dopo aver integrato la loro passione a studi di settore, i proprietari acquistarono alcuni importanti dipinti ora in asta, come il Polittico attribuito a Davide Ghirlandaio, Madonna in trono e quattro santi (San Pietro, San Paolo, Santa Lucia, Santa Cristina di Bolsena), tempera su tavola centinata, cm 123x166 (stima: 40.000 - 60.000 euro) e le Tavolette a fondo oro di Jacopo del Casentino: San Giovanni Battista, tempera su tavola a fondo oro, cm 28,5x23 (stima: 20.000 - 25.000 euro) e Sant’Orsola, tempera su tavola a fondo oro, cm 28,5x23 (stima: 20.000 - 25.000 euro). 

Questa collezione testimonia come dietro il successo di una famiglia di imprenditori dediti al proprio lavoro ci sia spesso la volontà di contornarsi di oggetti che testimonino l’importanza e il valore del bello nel tempo.


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