Le sfaccettature dell'arte antica: cinque successi consecutivi per [..]

Le sfaccettature dell'arte antica: cinque successi consecutivi per  [..] - News and Press

Si è aperta con successo la stagione primaverile di Cambi: tra martedì 16 e giovedì 18 marzo le cinque aste dedicate all’antico si sono susseguite raggiungendo un risultato complessivo superiore ai 2 milioni e mezzo di euro. I cinque appuntamenti tenuti nella suggestiva cornice di Castello Mackenzie hanno realizzato un’alta percentuale di venduto, intorno all’80% circa, e un’incredibile percentuale di venduto per valore, con una media del 157%. 

L’intensa sessione di aste è iniziata martedì 16 marzo con il primo appuntamento, dedicato ai Dipinti del XIX e XX secolo, una raccolta di opere di artisti del calibro di Giovanni Boldini, Raffaello Sorbi, Federico Zandomeneghi e Gerolamo Induno. 

Tra i 179 lotti in asta si è distinto, come da previsione, l’incantevole Boldini venduto a 120.000 euro. Diversi offerenti si sono contesi a colpi di bid anche l’Autoritratto di Romualdo Locatelli, l’artista bergamasco di cui Vittorio Sgarbi ha curato la monografia uscita nel 2019: il dipinto è stato venduto a 31.000 euro. 

Alle 17:30 la giornata è continuata con le opere provenienti da una collezione genovese, raccolte nel catalogo Da Viazzi a Balla. Anche in questo caso, il top lot si è rivelato essere l’attesissimo Alì di Giacomo Balla, opera già esposta alla II Mostra Internazionale d’Arte Coloniale a Napoli nel 1934. La tela ha superato la stima massima ed è stata venduta al nuovo proprietario a 48.000 euro. 

Sorprendente è stata invece la vendita dell’opera Il mezzaro di Cesare Viazzi, datata 1889 e appartenente al periodo verista giovanile dell’artista, prima del suo incarico come professore all’Accademia Linguistica di Belle Arti nel 1893. Giovanni Grasso, citando questa opera nel catalogo della mostra di Alessandria, la inserisce nella produzione delle opere di Viazzi “venate da una serie di allusioni e complessi rimandi culturali che finiscono con il distaccarle fortemente dai consueti schemi reali e brutali di tanta arte ottocentesca”. Stimata 5.000-7.000 euro, la tela è stata venduta alla migliore offerta, per 22.000 euro. Tra i primi cinque top lot troviamo anche una veduta di Filippo De Pisis, venduta a 16.000 euro. 

La giornata di mercoledì 17 è stata interamente dedicata agli arredi antichi di proprietà uniche, con l’asta Dimore Italiane, una raffinata selezione di 455 opere ed arredi antichi provenienti da affidamenti privati, le cui aggiudicazioni hanno raggiunto e superato il milione di euro. 

Il top lot, proveniente dagli arredi dell’eredità Bruzzone, è stata l’opera di Felice Casorati, Primavera, datata 1928 e venduta a 75.000 euro. 

Tanti sono stati gli offerenti che si sono battuti per aggiudicarsi l’Ercole Farnese, la scultura in terracotta che per la sua composizione riprende la scultura ellenistica in marmo del III secolo D.C., rinvenuta nelle Terme di Caracalla a Roma nel 1546 e reintegrata dallo scultore Guglielmo Della Porta (1515-1577): la scultura è stata venduta a 50.000 euro, partendo da una stima di 1.500-2.000 euro. 

Un altro lotto che ha riscosso l’interesse di molti è stato un gruppo di 6 grandi pannelli dipinti, provenienti dalla dinastia cinese Qing (XVIII-XIX secolo), veduti al migliore offerente per 34.000 euro. 

L’ultima giornata di asta, il 18 marzo, è stata palcoscenico per gli ultimi due appuntamenti in programma: quello riservato ai Disegni Antichi e quello rivolto all’Arte Russa.
Il catalogo dei Disegni Antichi ha raggiunto quasi il 200% di venduto per valore, ottenendo un grandissimo interesse di pubblico nazionale e internazionale. 

Il disegno che ha raggiunto la cifra di vendita più alta, 26.000 euro, è un capolavoro di Scuola francese del XVIII secolo, datato 1748, seguito dal favorito del catalogo, la Discesa dalla croce di 

Luca Cambiaso. Il disegno del famoso pittore ligure ha totalizzato una vendita di 21.500 euro. Un’incredibile lotta a colpi di bid ha interessato anche un disegno del pittore francese di origine polacca Balthus, un Nudo femminile venduto a 19.000 euro. 

Anche Pelagio Pelagi, con il disegno raffigurante Il conte Ugolino imprigionato con i figli, ha riscosso molto interesse, totalizzando una vendita a 20.000 euro. 

Infine, la seconda metà del pomeriggio ha visto l’esordio dell’Arte russa per Cambi, la prima asta totalmente dedicata all’arte paese slavo. All’arte della cultura slava 

La raccolta comprendeva diverse opere, tra cui dipinti, argenti, bronzi vasi e icone. 

Tra i dipinti, il top lot è stato il suggestivo ritratto di Pavel Alexandrovich Svedomsky raffigurante Anna Nikolaevna Kutukova, consorte del pittore Alexander Alexandrovich Svedomsky, venduto a 35.000 euro, seguito dal Ritratto della Contessa Von Gasser di Konstantin Egorovic Makovskij, venduto a 29.000 euro. 

Considerando gli argenti, il Servizio da tè in argento fuso, sbalzato, cesellato e dorato, la cui prestigiosa committenza è testimoniata dallo stemma cesellato del più antico ordine cavalleresco inglese, quello della Giarrettiera, è stato il lotto più prestigioso, venduto a 24.000 euro. 

Da segnalare, il Trittico da viaggio raffigurante la Vergine e i Santi Nicola e Innochentij, l’icona maggiormente combattuta, arrivata alla cifra di vendita di 16.000 euro. 
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