Dal 6 all’8 novembre 2024 si è svolta con grande partecipazione l’ultima asta dedicata alla numismatica di Cambi Casa d’Aste e Crippa Numismatica, che ha ribadito il dinamismo e l’attrattiva del mercato. Con un catalogo di oltre 1.400 lotti, per un totale di circa 6.000 monete, e la partecipazione di 503 concorrenti, l’evento ha registrato un eccellente risultato: una percentuale complessiva di venduto dell’85% e un incremento medio dei realizzi pari al 40% (al netto dei diritti d’asta).
L’interesse crescente per la numismatica è testimoniato dal successo registrato in tutti i segmenti dell’asta, dalle monete antiche greche, romane e bizantine, fino a quelle più recenti, e dai temi tradizionali fino a quelli più di nicchia, come le affascinanti imitazioni del ducato veneziano.
Quest’ultima collezione ha offerto uno spaccato di storia particolarmente intrigante, con monete coniate tra il XIV e il XVIII secolo che riflettono la competizione commerciale tra Venezia, Genova e l’Impero Ottomano per il controllo delle rotte verso il Levante. Oggetto di interesse da parte di studiosi internazionali, queste imitazioni rappresentano ancora un campo di studio in continua evoluzione. Di grande richiamo è stata anche la selezione dedicata ai Cavalieri Crociati, all’Ordine degli Ospitalieri di Malta e Rodi, che ha aggiunto un’aura di mistero e avventura all’offerta.
Tra le aggiudicazioni più significative spiccano alcuni lotti che hanno raggiunto risultati degni di nota. Il Lotto 482, un doppio ducato di Ludovico Maria Sforza, detto il Moro, coniato a Milano tra il 1494 e il 1500, si è distinto per la sua raffinatezza artistica e storica. Stimato 15.000 euro, è stato aggiudicato per 25.625 con i diritti.
Altrettanto positivo il risultato del Lotto 472, un doppio ducato di Gian Galeazzo Maria Sforza, venduto per 17.500 euro con i diritti a fronte di una stima iniziale di 8.000 euro.
Tra i pezzi più curiosi, il Lotto 1079, una rara imitazione del ducato veneziano coniata a Chios, colonia genovese nel Mar Egeo, durante il governo di Giano di Campofregoso. Stimato 2.500 euro, è stato battuto per 10.000 euro con i diritti, a testimonianza dell’interesse anche per i temi numismatici meno convenzionali.
Il Lotto 464, un testone o lira di Galeazzo Maria Sforza, è stato aggiudicato per 8.750 euro con i diritti, quadruplicando, grazie alla grandissima qualità, la stima iniziale di 1.500 euro. Notevole anche il Lotto 457, un ducato del primo tipo dello stesso sovrano, che ha raggiunto i 7.750 euro con i diritti partendo da una base di 4.200 euro.
L’eterogeneità dell’asta, con risultati eccellenti in ogni segmento – dalle monete antiche greche, romane e bizantine (75% di venduto e un incremento del 35%) alle zecche italiane e pontificie (80% e un incremento del 40%), fino ai materiali della Casa Savoia (99,3% e un incremento del 35%) – dimostra il continuo fermento di questo mercato. Persino le imitazioni dello zecchino veneziano, così come le monete delle zecche straniere, hanno registrato vendite brillanti, con percentuali di aggiudicazione dell’80% e del 98,6%, rispettivamente, e incrementi fino al 64% e al 50%.
Questi risultati sono una testimonianza della passione che anima il mondo del collezionismo, attirando sia esperti che neofiti, e della capacità delle monete di raccontare storie che attraversano secoli e culture.
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