Risultati | Numismatica

gio 12 Giugno 2025

RISULTATI ASTA NUMISMATICA:
CLAMOROSO SUCCESSO PER LE MEDAGLIE PAPALI

Si è conclusa con risultati straordinari l’asta organizzata da Cambi Casa d’Aste e Crippa Numismatica, tenutasi dal 28 al 30 maggio presso la sede milanese di via San Marco 22. L’evento ha rappresentato uno degli appuntamenti più attesi dell’anno per appassionati e collezionisti, segnando un momento di svolta per il settore con l’introduzione di un intero catalogo dedicato alle medaglie, italiane e straniere, con un’attenzione particolare rivolta alle medaglie papali, autentici gioielli di arte incisoria.

Nel complesso, l’asta ha totalizzato 1.131.300 euro di aggiudicazioni, con un 91% di lotti venduti e un incremento del 185% rispetto alle stime di partenza. Numeri che confermano non solo la forza del mercato numismatico, ma anche la crescente attenzione verso il settore medaglistico, oggi più che mai al centro dell’interesse collezionistico. In particolare, la sezione dedicata alle medaglie ha riscosso un successo clamoroso, testimoniato da risultati di vendita eccezionali: il 90% dei lotti aggiudicati e un incremento medio del 201% rispetto alle stime iniziali.

Tra gli esemplari che hanno maggiormente catturato l’interesse del pubblico spicca la medaglia in argento di Pio VII (lotto 1177), datata 1807, raffigurante i lavori di restauro del Colosseo. Opera dell’incisore Mercandetti, questa medaglia si distingue per l’incredibile finezza nel rendere i dettagli architettonici dell’Anfiteatro Flavio. Stimata 2.500 euro, è stata aggiudicata per 16.250 euro, inserendosi tra le più alte aggiudicazioni di medaglie papali in argento nella storia delle vendite in asta.

Particolarmente significativa anche la medaglia annuale in argento di Pio VI (lotto 1139), coniata nel 1781 e dedicata al Reclusorio Pio Pontificio di Foligno. Partita da una stima di 300-400 euro, ha raggiunto 2.750 euro. Grande interesse ha suscitato anche la medaglia annuale di Clemente XII (lotto 1079), coniata nel 1736 e raffigurante la celebre Fontana di Trevi, stimata 350-450 euro e battuta a 2.375 euro. Le medaglie di Innocenzo XI, molto ambite per la raffinatezza del messaggio e la resa stilistica, hanno registrato risultati eccellenti: quella del 1689, con l’invito alla perseveranza nella lotta contro la Turchia (lotto 985), è passata da una stima iniziale di 500-700 euro a un’aggiudicazione di 3.875 euro; l’esemplare del 1687, raffigurante la liberazione di Buda in Ungheria (lotto 980), ha raggiunto 3.000 euro partendo da 500-600 euro; mentre la medaglia del 1686 sulla carità del Pontefice ha chiuso a 2.625 euro, oltrepassando largamente la stima iniziale di 450-550 euro (lotto 979).

Non meno significative le aggiudicazioni per altri pontefici: la medaglia del 1630 di Urbano VIII (lotto 898), dedicata alla costruzione del Forte Urbano a Castelfranco Emilia, è stata stimata 600-800 euro e venduta a 2.750 euro. Degno di nota anche l’esemplare coniato da Clemente VIII (lotto 878) nel 1598, per celebrare la devoluzione del Ducato di Ferrara nei domini pontifici, raffinatamente inciso da Giorgio Rancetti, aggiudicato per 4.625 euro contro una stima iniziale di 1.500-2.500 euro. Sempre nell’ambito delle papali, la medaglia del 1590 di Sisto V (lotto 873), dedicata all’erezione dei quattro obelischi egizi, ha visto un’aggiudicazione di 2.500 euro, partendo da una stima di 900-1.200 euro. Conferma di successo l'ha ottenuta anche la medaglia in argento di Gioacchino Murat per la presa di Capri, stimata 15.000 euro é stata aggiudicata a 20.000 euro compresi diritti.

Accanto alla sezione medaglistica, il catalogo ha mantenuto una solida tradizione numismatica, con una selezione di monete rare che spaziava dall’antichità all’età moderna. Anche in questo comparto i risultati sono stati eccellenti. Tra i top lot figura il 1/4 Thaler di Sigismund III Vasa (lotto 699), coniato a Danzica nel 1609, venduto per 2.375 euro a fronte di una stima di 350-450 euro. Lo zecchino di Marc’Antonio Trevisan (lotto 374), 80° doge di Venezia (1553-1554), stimato 1.000-1.500 euro, è stato aggiudicato per 3.500 euro. Eccellente la performance anche per il fiorino di Filippo Maria Visconti (lotto 290), Duca di Milano dal 1412 al 1447, battuto a 4.500 euro partendo da una stima di 1.200-1.500 euro. Di grande fascino infine il denario di Giulio Cesare (lotto 90), coniato nel 44 a.C., stimato tra 3.000 e 3.500 euro, che ha raggiunto un’aggiudicazione di ben 9.375 euro, nonostante la vendita della parte antica fosse anche questa volta riservata al mercato italiano.

Il successo straordinario del catalogo di medaglie non è che l’inizio: è già in preparazione una seconda selezione che sarà protagonista della prossima asta dedicata di Numismatica. Una nuova occasione per consolidare l’interesse verso un segmento che si sta rivelando tra i più dinamici e apprezzati del mercato.

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