La scultura appartiene alla ricca e fortunata produzione Veneta di bronzi di modello tardo manieristico con raffigurazioni allegorico mitologiche. Nel caso della Venere e Cupido qui presentata si può identificare come una variante dello stesso soggetto, opera di Gerolamo Campagna (1550-1625), conservata presso il Museo civico di Padova. Cfr. “Bronzetti veneti del Rinascimento” di G.Manacher, ed. Neri Pozza, Vicenza 1971