Corpo emisferico, base piana con piede cilindrico. Nel cavetto il decoro di un uccello , forse un colombide ad ali chiuse e becco aperto, fra le foglie di quercia. Doppio filetto ad anello sul bordo. Smalto stannifero, colori bruno di manganese e ramina. Bibliografia di riferimento MAZZA G. “ La ceramica medioevale di Viterbo e dell’Alto Lazio “, 1983, pp.114-115 AA.VV. Zaffera et simili anella maiolica italiana “ ,