cm 15x12x11

I due raffinati gruppi che rappresentano due cupidi alati armati di corte fiocine nell'atto di pescare a cavalcioni di due tritoni inferociti, rimandano a quella cultura tra tardo manierismo e proto barocco della Firenze a cavallo tra cinquecento e seicento dominata artisticamente dalla figura del Giambologna (1529-1608) ed in particolare sono avvicinabili ad uno dei più brillanti interpreti della generazione successiva il fiorentino Francesco Fanelli formatosi nella bottega di Giovanni Bandini (1544-1599) ed in seguito approdato a Genova dove è documentato fino al 1630 per poi trovare fortuna in Inghilterra alla corte di Carlo I per il quale esegue la fontana di Diana per il palazzo di Hampto in Court verso il 1640 dove vediamo enfatizzati modelli iconografici acquatici come sirene, delfini, putti e animali marini cari all’artista. Ma confrontabili con le nostre opere sia per qualità che tecnica esecutiva, come ad esempio lo spessore millimetrico della fusione, sono soprattutto una serie di piccoli bronzi da sudiolo con analogo soggetto presenti in collezioni pubbliche e private o comparsi sul mercato antiquario come quello conservato presso il Victoria and Albert Museum di Londra (fig.1)