Opera importante dell’iconografia romagnola di Baldessari, cioè delle opere realizzate durante e dopo (come “memoria di visione”) il soggiorno a Lugo di Romagna nella primavera del 1916. Si trattò di un momento intenso, perché Baldessari strinse amicizia con altri fu-
turisti e soprattutto incontrò la maestra Dafne Gambetti che divenne il soggetto di molte sue opere a ritratto. E dunque, la continua reiterazione di questo “paesaggio romagnolo”, dove grazie al taglio visivo a “volo d’uccello” il paese sembra “crescere” così come cresce
la luce del giorno, diviene un leit-motiv della sua iconografia del paesaggio futurista. Quest’opera è preceduta da una lunga serie di “studi” con variazioni di luce e composizione (in Cat. Gen.: 16-81, 17-26, 17-53, 17-59, 17-71, 17-78, ed altre ancora non archiviate) ed è, a differenza delle altre dipinte su cartone, tra le poche stese ad olio su tela, supporto che Baldessari destinava solo alle opere ritenute “finali”.