Possono essere considerati fra i migliori esemplari dell’arte di corte del terzo e quarto decennio del XIX secolo.
“[...] Questa tipologia deriva da un prototipo francese detto athénienne che a sua volta prende il nome da un famoso dipinto di Vien (circa 1762) noto all’epoca come La Vertueuse Athénienne e che appartenne all’ebanista Eberts. Il dipinto raffigura una sacerdotessa che brucia dell’incenso su un treppiedi di un modello che venne copiato in legno molte volte.
Fioriere di questo genere godettero di particolare favore nella Milano neoclassica: fra i disegni della bottega di Giuseppe Maggiolini si trovano alcuni fogli per arredi come questo, risalenti all’ultimo quarto del XVIII secolo. Successivamente, sotto l’Impero, gli ornatisti ufficiali della corte napoleonica a Parigi, Percier e Fontaine, proposero nel loro celebre Recueil de décorations intérieures (Parigi, 1812) alcuni tripodi che ebbero non poca influenza sugli arredi della corte del Viceré Eugenio de Beauharnais a Milano.[...]”
Dalla scheda critica: Alvar Gonzalez-Palacios, Novembre 2002