Pochi lo sanno, ma Ambrosi prima del suo periodo futurista ha avuto una vita ‘precedente’ come apprezzato pittore figurativo. Negli archivi veronesi degli eredi risultano elenchi delle opere realizzate sin dal 1915, ed anche molte notizie del suo soggiorno a Rio de Janeiro, in Brasile, dove passò tre anni, dal 1923 al 1925, come apprezzato ritrattista tanto che nel 1924 fece il ritratto di S.E. Arthur Bernardes che era il presidente del Brasile. Ma in Brasile lavorò anche di arte applicata, realizzando vari arazzi in lana che fissavano i villaggi incontrati durante i suoi viaggi nella ‘selva’, nella foresta tropicale. Una volta tornato in Italia, e più tardi (nel 1930) divenuto futurista e il pittore preferito del pioniere dell’aeronautica Gianni Caproni, anche questo arazzo, come gran parte delle sue opere, confluì nelle vaste raccolte di Caproni.
Dal testo di Maurizio Scudiero nella relativa archiviazione