Il giorno 21 marzo, alle ore 9 e 30, sono convenuti presso le nostre sedi numerosi bibliofili, librai, appassionati e collezionisti di curiosità e rarità cartacee, in occasione della messa all’incanto di quattrocentosessanta lotti di libri, manoscritti, carte geografiche e altre curiosità di carta.
La gradevolezza del clima e la lentezza dei battitori, assai provati dalle precedenti tornate, non hanno scoraggiato gli impavidi avventori a caccia
di rarità bibliografiche. Dopo una prima sezione, che ha visto le aggiudicazioni di numerosi grandi lotti di monografie d’arte del Novecento, sono stati esitati alcuni rari commentari giuridici dei secoli XVI e XVII.
Nella sezione delle cinquecentine rare, è stato battuto a 8800 euro un piccolo gruppo di quattro rare placchette a stampa sulle arti del ricamo e la decorazione dei tessuti. Grande l’attesa per quello che è stato il lotto principale e forse il più importante di questo appuntamento, vale a dire i primi sei volumi in folio del monumentale Hortus Romanus, che videro la luce tra il 1772 e il 1780, per cura di Giorgio Bonelli e Niccolò Martelli, a opera della bottega tipografica
e calcografica degli editori-stampatori Bouchard e Gravier a Roma.
L’impresa impegnò un gran numero di maestranze specializzate nell’arte della coloritura a pennello: infatti ognuna delle seicento tavole incise risultano magistralmente colorate a mano da alcuni abili artigiani dell’epoca.
Sembra evidente che data la laboriosità, la tiratura complessiva non deve essere stata molto alta, e sicuramente non superiore alle cinquecento copie.
L’orto (Hortus) di cui si parla in questi volumi è quello istituito nel 1660
sul Gianicolo, per volere di papa Alessandro VII. Intorno al 1770 gli editori francesi Bouchard e Gravier, volendone stampare il catalogo illustrato, incaricarono il piemontese Giorgio Bonelli (1724-1782), allora docente dell’ateneo cittadino, e gli affidarono la direzione di questa impresa.
In realtà Bonelli curò solo il primo volume e l’opera fu continuata da Niccolò Martelli (1735-1829), insegnante di botanica presso l’università romana; le ottocento tavole previste per il complessivo piano dell’opera sono tratte dai disegni di Liberato Sabbati, farmacista umbro custode dell’orto, la cui opera fu continuata, dopo la sua morte nel 1778, da suo figlio Costantino.
L’ambita raccolta di volumi botanici è stata aggiudicata a 23.000 euro più i diritti consueti. Tra i libri di interesse genovese segnaliamo che una bella copia della Real grandezza della Repubblica di Genova, stampata a Genova dal Tiboldi nel 1669, è stata battuta a 1.400 euro e una buona edizione della Description des beautes des Genes et de ses environs, uscita dai torchi di Gravier a Genova nel 1788, completa di tutte le tavole in bella impressione, è stata esitata a 1.000 euro. Buon interesse e risultati gratificanti per due volumi legati al mondo dell’arte nautica. I due trattati di Paul Hoste, L’art des armées navales ou Traité des évolutions navales e Théorie de la construction des vaisseaux, rilegati insieme, adorni di centinaia di belle tavole incise, sono stati battuti a 2.900 euro.
Il piccolo portolano del Roux, Recueil des principaux plans des ports et rades de la Mer Mediterranee, comprensivo di un bel frontespizio e centoventuno tavole in coloritura antica, ha spuntato la bella cifra di 3.200 euro. Conclusa questa piacevole fatica i nostri esperti sono già a disposizione per eventuali perizie e stime su appuntamento, in previsione di una prossima asta autunnale relativa a libri, manoscritti, lettere e interi carteggi, fotografie, incisioni, disegni e altre curiosità cartacee.

Gianni Rossi