Matteo Cambi

Diciannove i cataloghi che abbiamo proposto nel primo semestre del 2016, con un fatturato di oltre 12.650.000 euro che ci pone ancora una volta al vertice tra le case d’asta Italiane.
Come di consueto, la stagione è stata inaugurata a marzo dalla grande asta di Antiquariato svoltasi a Genova, dove abbiamo presentato numerosi arredi e dipinti.Le sorprese più grosse sono arrivate da due piccole icone che, da una stima prudenziale di 500-700 euro, hanno raggiunto rispettivamente 17.500 e 16.250 euro. Interessante anche l’aggiudicazione di un manichino da pittore in legno del XIX secolo che, partendo da una stima di 1.000-1.200 euro, è stato venduto a quasi 10.000.

Durante gli stessi giorni ha avuto luogo anche l’asta di Cornici Antiche, con la quale la Cambi continua una tradizione cominciata nel lontano 1998 e che periodicamente ci ha visto proporre aste monografiche durante gli anni, con un totale di aggiudicazioni superiore ai 200.000 euro.
Nell’asta milanese di Maioliche del XVII e XVIII secolo, invece, top lot è stato un grande piatto savonese della fine del Seicento, attribuito al Guidobono e decorato con episodi della Gerusalemme Liberata, venduto per 20.000 euro.
Ma, è stato maggio il mese da record per la Casa d’Aste, con le aste di Antico a Genova e quelle di gioielli, orologi e arte orientale a Milano, per un fatturato totale di 6.758.000 euro...