Il primo catalogo, che andrà in asta nelle prime quattro tornate di mercoledì 8 e giovedì 9 novembre, comprende tra i molti lotti uno scudo mantovano particolarmente ben conservato e molto raro, risalente all’assedio austro spagnolo della città tra il 1629 e il 1630, che presenta sul fronte l’immagine di Sant’Andrea con la croce, sull’esergo la scritta MANTVÆ e sul retro il crogiuolo con le verghe d’oro tra le fiamme simbolo della fedeltà del Gonzaga agli impegni militari (Lotto 81, stima: euro 2.000 – 2.500).

Un rarissimo mezzo testone di Mirandola (1499 – 1533) di cui sono noti solo due altri esemplari, uno conservato al Museo di Brescia e uno al Museo di Vienna, che riporta sul retro una probabile celebrazione delle doti di grande erudito del famoso letterato e filosofo Giovanni Pico della Mirandola (Lotto 241, stima: euro 3.000 – 3.500).

Un testone di Ferrara con Ercole I d’Este sul fronte e un’Idra sui tizzoni ardenti sul retro, moneta di straordinario pregio e bellezza che fu emessa nel 1492 o 1493, in concomitanza con l’inizio dei lavori dell’Addizione Erculea, ossia l’ampliamento della città voluto da Ercole I. Il mostro a sette teste qui vuole simboleggiare la malaria che aveva infestato i terreni paludosi dei dintorni della città, bonificati durante i lavori per l’espansione (Lotto 418, stima: euro 5.000 – 6.000).

Ricordiamo anche un testone di Urbino con Francesco II Maria della Rovere (1574 – 1624), che riporta sul retro una rara e affascinante allegoria con la sfera armillare, strumento astronomico per dimostrare il moto e la posizione degli astri attorno alla Terra (Lotto 572, stima: euro 1.200 – 1.500), e un’oncia da 30 Tarì di Palermo, con Ferdinando III di Borbone (1759 – 1816), che sul retro presenta una Fenice con le ali spiegate sulle fiamme, illuminata da un Sole raggiante con volto umano, che secondo una testimonianza dello maestro di zecca Gabriele Lancillotto Castello, celebrava la battitura della moneta stessa, rimasta a lungo la moneta ideale dei Borboni, che come la mitologica fenice risorgeva dalle sue ceneri (Lotto 886, stima: euro 3.500 – 4.500).


Migliori aggiudicazioni
Esperti dell'asta
Paolo Giovanni Crippa

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Numismatica
Luca Alagna

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Numismatica
Carlo d´Ambrosio

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Numismatica