Nella prossima asta di Fotografia di Cambi Casa d’Aste che si terrà il 6 luglio 2023, verranno presentate fotografie che raccontano la storia di questo media, con scatti fotografici e opere di capostipiti e sperimentatori, partendo dalla fine dell’800, passando da fotografie iconiche del ‘900, per arrivare fino ai lavori di artisti contemporanei e attraversando la storia e gli eventi internazionali più importanti. Tra gli artisti in asta, Aleksandr Michajlovic Rodcenko, ma anche alcuni fotografi italiani molto importanti, tra cui Franco Fontana, Mario Giacomelli, artisti che utilizzavano la fotografia per le loro ricerche negli anni ’70 - ’80, come Michele Zaza, insieme a artisti contemporanei come Vanessa Beecroft e Francesco Vezzoli.

Top Lot in asta, un’opera di Francesco Vezzoli, un autentico capolavoro e opera unica, ovvero Cassandra Crying che è una fotografia ricamata, tipico stile che utilizza Vezzoli. L’opera è stata realizzata ad hoc per la rivista Vanity Fair che l’ha utilizzata come copertina di un numero speciale del 2016. 

Cassandra Crying e` uno dei lavori fondamentali del percorso artistico di Francesco Vezzoli e rappresenta pienamente l’anima della sua ricerca tra sacro e profano, austero e frivolo, antico e moderno. Ispirandosi ad uno scatto del 1971 di Francesco Scavullo che immortala Sophia Loren, personaggio iconico dell’immaginario collettivo, Vezzoli ne stravolge i caratteri essenziali reinventando un’estetica di lacrime e glamour. E` infatti nel processo di re-cupero di attivita` artigianali e utilizzo di tecniche diverse che l’opera dell’artista si dispiega. Cassandra Crying/Sophia Loren nel suo essere insieme Diva, personaggio cinematografico, scatto di Scavullo, stampa su tela piangente lacrime d’oro ricamate, attiva negli occhi di chi guarda innumerevoli stimoli visivi e intellettuali, creando una forma d’arte totalmente nuova.

Come afferma Stefano Tronchi, parlando della collaborazione tra i due Francesco: “Queste immagini non sono semplici fotografie, nemmeno per un attimo, ma una contaminazione tra cinema, moda e arte, l’una che si fonde nell’altra, nell’i- nevitabile equazione di tutti i lavori di Vezzoli”. (Cristiana Perrella, a cura di, Francesco Vezzoli, Rizzoli editore, Milano, 2016, pg. 77).

Vezzoli richiama la memoria personale e comune partendo da una fotografia dalla forte potenza evocativa, cui conferisce nuova vita servendosi di strumenti espressivi, a tratti dicotomici, che rendono labili i confini tra media, fotografia e arti applicate.


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