Opera capitale di questo grande pittore fiammingo, giunto a Genova intorno al 1610 e divenutone cittadino a tutti gli effetti, avendovi anche messo su famiglia. La sua presenza a Genova diede l’avvio alla pittura di genere animalista, che rappresentò una vera specializzazione tutta genovese, sviluppatasi nella prima metà del secolo XVII. L’attento studio sul mondo degli animali, di cui il Roos seppe cogliere con arguto spirito d’osservazione tutta la vasta gamma di espressioni e di atteggiamenti, influenzò profondamente l’arte dei genovesi Sinibaldo Scorza, Giovanni Benedetto Castiglione ed Anton Maria Vassallo, che di questo soggetto si produssero in innumerevoli variazioni.