Parte superiore con cuspide bivalva a riserve triangolari unita da cerniere al corpo di forma esagonale con specchiature quadrate incorniciate ed incise con motivi a girali e racemi ripetuti anche nella cuspide. L'attaccatura del fusto, anch'esso esagonale e cesellato, è formata da elementi fogliacei. Al centro dello stelo un nodo, di forma sferica schiacciata inciso con foglie d'acanto, con sei chiodi contenenti placchette in argento cesellato ed inciso con le raffigurazioni religiose ricoperte da smalti colorati. Piede di forma mistilinea polilobata con riserve a specchio e decori cesellati a ogivali e racemi. La prudenza nello stabilire la funzione liturgica di questa opera di oreficeria è dovuta alla rarità delle pissidi di epoca tardogotica, una di epoca più antica è conservata nel museo cristiano di Brescia, che la rende oggetto raro e significativo della produzione di oreficeria religiosa tra il XV e il XVI secolo. Letteratura: L'oreficeria in Lombardia di Oleg Zastrow, ed.: Electa 1978 Oreficerie toscane medioevali e rinascimentali nella collezione Raspini di Chiara Sabbadini Sodi ed.: Polistampa 2009