I due santi vescovi, rappresentati in piedi con i loro simboli identificativi (meno certi per la figura con il libro aperto), appartengono, probabilmente, alla produzione scultorea tra gotico e rinascimento di arca veneta, anche se alcune caratteristiche, nei volti e nell'ampia tiara, possono identificare forme stilistiche d'oltralpe in particolare affini alla Borgogna. Curioso rilevare come le due tiare siano praticamente identiche quasi a sottolineare la contiguità territoriale dei due Santi, fatto che farebbe propendere per l'ipotesi veneta essendo S.Prosdomo, rappresentato con la brocca in mano per il suo infaticabile attivismo come battezzatore, primo vescovo e patrono della città di Padova