I cartoni per l’esecuzione delle serie ispirate alle Metamorfosi molto probabilmente furono desunti, da pittori inglesi ancora non identificati, dalle opere del maestro francese Francoise Boucher /1703-1770), presenti nella Wollace Collection di Londra, o dale edizioni francesi delle Metamorfosi illustrate sempre da Boucher e stampate ad Amsterdam nel corso del 1700 (Numerose versioni sono oggi conservate al British Museum Library di Londra. Cfr. op.cit.p.80) Nessuno degli altri arazzi conosciute della serie delle Metamorfosi tessuti a Mortlake reca marchi di sorta. Solo tre tappezzerie, appartenute al duca di Buccleuch a Boughton House, sono siglate nella cimosa con le iniziali del tessitore “M.W” /crf. Op.cit. p.81 e figg. 32,33) Un arazzo con la storia di Pigmalione e Galatea è ricordato dal Mariller nella tenture posseduta da sir Ernest Horlick, altri due analoghi soggetti, ma replicati in controparte, si trovavano in quella di Lady Denman e a Cotehele E’ altamente probabile che il nostro esemplare si quello con il bordo “a pomi e foglie” acquistato da Mr. L. Harris in una casa scozzese (cfr.op.cit. p. 81), passato poi sul mercato antiquario londinese (The spanish Art Gallery) dove figurava quando venne pubblicato dal Gobel (cfr,H. Gobel, Wandteppiche,1934.III,II,fig. 162a) La datazione dell’arazzo in esame, originale e di particolare interesse storico-artistico, è riconducibile alla prima metà del XVIII secolo, verso il 1735 Bibliografia: English tapestries Londra 1971 H. Gobel, Wandteppiche. III Teil: Die Germaniscen, und Slawischen Lander, Band II, Leipzig 1934 Les Fastes de la Tapisserie, du XV au XVIII seècle, Paris 1984 A.F. Kendrick, Catalogue of Tapestrie, London 1924 H.C. Marillier, English Tapestries of the Eighteenth Century, London 1930 N. de Pazzis – D. Chevalier, Les tapisseries anglaises de Mortlake, in L’Estampille, n. 166, Fèv. 84, pp- 27-55 W.G. Thomson, Tapestry weaving in England, London 1914