Le due rappresentazioni, probabilmente contadini romani, traggono ispirazione iconografica dall’ “album di trentasei acquarelli si scene e costumi di Roma e del Lazio” opera del pittore ed incisore romano Bartolomeo Pinelli (1781-1835), a cui fece seguito nel 1809 la serie di incisioni dal titolo “Raccolta di cinquanta costumi pittoreschi incisi ad acquaforte”