I due capitelli sono riconducibili alla mano di uno scultore attivo in uno dei grandi centri toscani in cui aveva lavorato una generazione prima Nicola Pisano. Egli fu il primo ad utilizzare in Toscana, nelle città dove fu attivo, il modello dei capitelli à crochet desunto (forse anche tramite la sua terra natale, la federiciana Puglia) dalla scultura francese. Nel pulpito del battistero di Pisa e poi nella fabbrica del Duomo di Siena, quindi negli anni 50 e 60 del XIII secolo, appaiono a più riprese capitelli di questo tipo. Per altri esempi molto calzanti si potrebbe citare un capitello del deposito del Museo Nazionale di San Matteo a Pisa (fig. 1) o uno dell'Abbaziale di San Galgano (fig. 2).