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Luca Cambiaso (Moneglia 1527 - Madrid El Escorial 1585)
Cristo davanti a Caifa

€ 38.000,00 / 42.000,00
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Luca Cambiaso (Moneglia 1527 - Madrid El Escorial 1585) Cristo davanti a Caifa

olio su tela, cm 100x47
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Il dipinto è una versione inedita dell’opera di Luca Cambiaso a Genova, Accademia Ligustica della quale si conoscono anche altre versioni autografe e di bottega. La principale variante del presente dipinto rispetto a quello dell’Accademia Ligustica consiste nell’adozione del taglio a mezze figure che comporta un formato rettangolare orizzontale, il che probabilmente indica una destinazione privata o comunque da stanza. È evidente come Cambiaso abbia sfruttato qui lo schema compositivo del quadro dell’Accademica Ligustica apportandovi poche ma significative varianti: il soldato di spalle nel quadro di Genova è scomparso, rendendo interamente visibili la candela, che diviene la fonte luminosa del dipinto; un bambino tra Cristo e Caifa appare ora dietro la candela, mentre il numero di armigeri alle spalle delle figure principali è salito a sette. La figura di Cristo è quella più evidentemente esemplata su quella corrispondente del quadro di Genova, mentre sottili e autorevoli varianti sono nella gamma di espressioni degli armigeri che assistono alla scena, tra i quali quello a destra, di profilo in primo piano con la picca, è anch’esso scaturito dallo stesso disegno per la figura corrispondente nel quadro di Genova. La figura di Caifa è in posizione diversa rispetto a quella del quadro di Genova, e più elaborata che in esso è la descrizione del suo abito. Il dipinto di Cambiaso all’Accademia Ligustica è considerato uno dei massimi raggiungimenti del pittore nel campo della pittura a lume notturno, che molta critica ha considerato tra gli antecedenti culturali della poetica di Caravaggio. In opere della maturità di Cambiaso come quella a Genova è stato visto il “tentativo di sublimare la propria arte in una categoria che si allontana dal naturale anche nelle più carnali seduzioni. Una sublimazione quasi miracolosa condotta ad un tempo in allontanamento dalla maniera e dal naturale per la via ardua della meditazione, fino alla trasformazione non nell’oro di una materia preziosa di nuova invenzione, ma nell’oscurità che limita il colore a quello rivelato come strettamente necessario all’artificio della visione” La tecnica esperita nel presente dipinto corrisponde ai modi dell’ultimo tratto dell’attività di Cambiaso, con campiture di colore molti sottili e trasparenti, appicate su una tela a trama molto fine, impiegate per conseguire l’effetto di penombra delle figure e con un uso molto parco, al limite della impercettibilità, dei pigmenti pittorici. Nonostante lo sperimentalismo di questa tecnica la conservazione del dipinto qui in esame è ottima, e consente di apprezzare appieno la complessità dei suoi passaggi tonali. Cfr.: L. Magnani, Luca Cambiaso da Genova all’Escorial, Genova, 1995, p. 278). - P. Bensi, Annotazioni sulle tecniche pittoriche nei dipinti mobili di Luca Cambiaso, in La “maniera” di Luca Cambiaso. Confronti, spazio decorativo, tecniche, Genova, 2008, pp. 109-119)
Live auction 228

Fine Art Selection

tue 26 May 2015
Milan
SINGLE SESSION 26/05/2015 Hours 17:00
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