Leo Schidlof, nel suo repertorio a tutt’oggi fondamentale per gli studi sulla miniatura europea, loda la tecnica e l’abilità disegnativa di Galli (La miniature en Europe, Graz 1964, I, p. 290). Il bel ritrattino induce a credere che l’artista abbia avuto contatti con l’ambiente dei pittori danesi a Roma per la fisionomia nordica, scultorea, dell’effigiata, il suo incarnato chiaro e luminoso, la resa mimetica dei tessuti.