Il ritrattino, databile al 1825 circa per la foggia dei capelli e dell’abbigliamento, è riferibile, su base stilistica, al miniatore Giacomo Bonetti, che espose, a più riprese, all’ Ateneo di Scienze, Lettere e Arti di Brescia. L’effigiato potrebbe essere il conte bresciano Luigi Lechi (1786-1867).