La composizione raffigura l’arcangelo che, brandendo la spada, indica ad Adamo ed Eva la via per il mondo terreno rivolgendosi all’interno di un fitto bosco dove alti tronchi quasi privi di fogliame e un terreno aspro e pietroso su cui striscia il serpente annunciano la durezza della loro nuova condizione umana e terrena. Le figure sono rappresentate in posizione rigide a contrasto della loro muscolare fisicità rendendo la scena estremamente teatrale. Il modo compositivo e la realizzazione stilistica ed espressiva delle figure rimandano ai modi di alcuni autori tedeschi come Justus Glesker (1610/20-1675) o Melchior Barthel (1625-1675), che hanno influenzato larga parte della produzione barocca di opere in avorio. Cfr.: “Diafane Passioni. Autori barocchi dalle corti europee”, catalogo mostra Palazzo Pitti, Firenze 2013, a cura di Eike D.Schmidt e Maria Sframeil, ed. Sillabe