Raro modello di candeliere seicentesco proto barocco improntato ad una severa linearità e praticità come testimonia la mancanza di decori e la larghezza della base che garantisce assoluta stabilità è influenzato da modelli d’oltralpe e trova riscontri nei soli due esempi di produzione genovese documentati nel Museo Giannettino Luxoro di Nervi e nella Collezione Basevi Gambarana databili come il nostro nel primo quarto del XVIII secolo. Vedi: -“Argenterie genovesi” di G.Morazzoni, ed. Alfieri, Milaqno 1951, tav. 167 - “Argenti italiani del XVI al XVIII secolo” catalogo mostra Museo Poldi Pezzoli, Milano 1956