A rare silver coffee pot, marks, Naples, first half of the 18th century
Base circolare e corpo a balaustro solcato da scanalature verticali che consentono una morbida diffusione della luce lungo il corpo. Beccuccio molto aggettante e coperchio bombato terminante in una presa tornita. Manico in lastra d'argento cesellata e sagomata; sul corpo è inciso uno stemma coronato mentre sotto al piede sono incise le iniziali A G M e F G. Il manufatto è caratterizzato da un manico in argento assai raro, dato che il metallo, essendo conduttore termico, trasmette la temperatura del liquido alla mano di colui che impugna l'oggetto. Il coperchio è funzionale al suo uso, presenta nella parte centrale un foro coperto da una piastrina mobile che ne consente l'apertura. Da questo foro veniva introdotto un bastoncino di legno per mescolare e tenere fluida la cioccolata (vedi catalogo mostra Le bevande coloniali. Argenti e salotti del Settecento italiano. Tè, caffè e cioccolata, I. Pugi, P. Torriti, Palombi Editori, Roma, 2015). Esemplare confrontabile con una caffettiera attribuita allo stesso argentiere (vedi Argenti napoletani dal XVI al XIX secolo, C. Catello, E. Catello, Edizioni d'arte Gianni, Napoli, 1973, pp. 282-283, tav. XLIII. E catalogo mostra Tre secoli di argenti napoletani, C. Catello, Electa, Napoli, 1988, p. 124). gr. 670, altezza cm 23