La figura, concepita come versatoio a trompe-l’oeil con la testa che funge da tappo, rappresenta un paffuto cinese Budai detto anche “Buddha felice”. Siede con le gambe incrociate e tiene entrambe le mani sul suo ventre. Dal berretto fuoriesce una lunga treccia. Cosa del tutto straordinaria é la decorazione pittorica del nostro Budai che lo vede eccezionalmente rivestito in oro con alcune parti dipinte a freddo come il berretto o le pantofole. In passato, in Italia, questa figura era stata attribuita erroneamente alla fabbrica Clerici di Milano vedi G.Morazzoni, Maioliche di Milano, 1948, tav. 18; oppure S.Levy, Maioliche settecentesche lombarde e venete, 1962, tav. IV e tav. 16. Bibliografia di riferimento: AA.VV Ceramiche artistiche Minghetti, 1994, pag. 144