Dopo la fuga di Garibaldi da Caprera, dove era stato posto agli arresti per le azioni tendenti all'insorgere dei territori dello Stato Pontificio, Garibaldi diede incarico a Giovanni Acerbi di raccogliere armi e volontari al confine Umbro-Toscano. Giunto a Firenze il 22 ottobre, ebbe un colloquio col Generale Cialdini che cercò di dissuaderlo nel compiere atti di guerra contro le truppe francesi e pontificie. I volontari di Garibaldi iniziarono le ostilità alla fine di settembre 1867 e le terminarono dopo la sconfitta di Mentana il 3 novembre 1867.