La carità di Santa Elisabetta d’Ungheria Arte italiana, terzo quarto del XVIII secolo Francesco Pieri 1765 (attribuito a) [..]
cm 23x18
La vivida scenetta è tratta dal celebre dipinto “La carità di Santa Elisabetta d’Ungheria” realizzata nel 1611 dal pittore emiliano Bartolomeo Schedoni (Modena 1578 - Parma 1615) ora conservato al Museo di Capodimonte di Napoli (Fig.1), è ascrivibile al celebre ceroplasta toscano Francesco Pieri (Prato 1699 - Napoli 1773) nella cui importante produzione sono già documentate opere analoghe ispirate da opere pittoriche.
Nel caso della nostra composizione, oltre alla suggestiva etichetta cartacea, vergata a inchiostro seppia apposta sul retro (Fig. 2), indicherebbe la paternità dell’opera al Pieri anche la sua presenza a Napoli, dove morirà nel 1773, città dove per volontà di Carlo V di Borbone era stata trasferita nel 1734 gran parte della collezione Farnese comprendente i dipinti dello Schedoni che ne era stato pittore di corte