Di fronte ai preparativi militari di Napoleone a Boulogne per l'invasione dell'Inghilterra questa appoggiò gli emigrati francesi, contrari al dispotismo di Napoleone, nel preparare un attentato alla sua vita. I congiurati, penetrati in Francia, si valsero del generale repubblicano Pichegru, deportato dal Direttorio a Londra, ma si trovarono di fronte al rifiuto del generale Moreau di partecipare alla congiura che mirava a ristabilire il governo borbonico con l'appoggio di alcuni Principi borbonici, fra i quali il Duca d'Enghien, che si trovava nel ducato di Baden.
La polizia si accorse di questa trama e presto il Pichegru e i monarchici venuti in Francia furono arrestati. Bonaparte concepì contro i Borboni un forte risentimento e sospettò che il capo della congiura fosse il Duca d'Enghien; ordinò l'arresto del Duca, anche se fu necessario violare il territorio del ducato di Baden, arresto che fu eseguito il 15 marzo 1804. Un tribunale militare giudicò subito il Principe borbonico e, quantunque nulla risultasse a suo carico, la notte del 20 marzo il Duca d'Enghien fu fucilato a Vincennes.