Edicola a ciborio Pavia, forse Siro Antonio Africa nella manifattura Rampini, fine del XVII secolo
Maiolica decorata con colori a gran fuoco. Marca: assente. Dimensioni: altezza 54,5; cm 24x24. Conservazione: ottima; minimi restauri a due colonne e al bordo superiore del vasetto di coronamento rincollato alla base; insignificanti sbeccature di cui alcune riprese in restauro
Su una base quadrata dagli angoli smussati, con quattro piedi a volute fogliate, poggiano otto colonne tortili, che reggono un riquadro architravato, profilato da sottili cornici a rilievo, dominato da una cupola dalla parete traforata a virgole fogliate, coronata da un piccolo vaso barocco. E’ composto da due corpi plastici complementari.
Il rivestimento in smalto stannifero è decorato con motivi fogliati geometricamente stilizzati, dipinti in una tavolozza molto ristretta: un tono di bruno di manganese e verde ramina
Questo elegante ciborio a baldacchino in maiolica, dalla forma barocca con colonne tortili berniniane, eseguita con una straordinaria qualità plastica e pittorica è un esemplare unico. E’ stato pubblicato da E.Pelizzoni e M.Forni nel 1997, quale una prova esemplificativa della raffinata cultura artistica raggiunta alla fine del Seicento nelle due manifatture sfidanti pavesi. (E.Pelizzoni, M.Forni, S.Nepoti, La maiolica di Pavia tra Seicento e Settecento. Catalogo della raccolta del Castello Sforzesco, Milano 1997, pp.55, 66-67, 229). Nell’ornato si riconoscono alcune fini formule grafiche considerate, da Sergio Nepoti, della mano di Siro Antonio Africa, in un pezzo che porta la marca della manifattura pavese Rampini, conservato al Castello Sforzesco di Milano.(S,Nepoti, scheda, in R.Ausenda (a cura di), Le Ceramiche, Museo d’Arti Applicate, II tomo, Milano 2001, pp. 109, n. 119)