Rara coppia di candelieri in argento fuso, sbalzato e cesellato. Napoli fine XVII secolo. Argentiere Francesco Avellino [..]
gr 538
Alt. 16,5 Cm
Basso piede circolare baccellato con nervature e motivi fogliacei ed a volute. Fusto a balaustro costolato e perlinato terminante con larga bobeches concava incisa con motivi a ricciolo.
La rara coppia di candelieri trova riscontro iconografico con quella recante il bollo dell’arte per l’anno 1702 conservata presso la cattedrale di Troia (FG) pubblicata su “Argenti napoletani dal XVI al XX secolo” di Elio e Corrado Catello, Edizioni d’arte Giannini, Napoli 1973, Tav. XXVI pag. 49 e si possono ritenere all’attuale stato dell’arte i più antichi esemplari documentati di questa tipologia nella produzione napoletana recando il bollo del console Giuseppe Califano che resse la carica tra il 1695 e il 1698.
Un modello similare alla nostra coppia è pubblicato nel catalogo della mostra "Tre secoli di argenti napoletani" a cura di Corrado Catello, Electa, Napoli 1988 (Fig. 1)