Salvatore de Carlis, nato a Vollamagna (Trento) nel 1785, frequenta ventenne a Roma la celebre bottega di Antonio Canova grazie alla protezione e all’aiuto economico del conte Benedetto Giovannelli (Trento 1774-1846), eminente figura di politico e storico trentino.
Premiato dall’Accademia di San Luca nel 1812, lo vediamo a fianco di Pelagio Pelagi (Bologna 1775 - Torino 1860) decorare il salottino di Napoleone al Quirinale, realizzando sugli angoli del soffitto quattro Allegorie della Fama in stucco.
La sua opera più conosciuta è il busto in marmo che lo storico e archeologo tedesco Johan Joachin Wickelmann (1717-1768), databile attorno al 1808 nei canoni neoclassici.
Di rilevante taglio artistico sono le due figure di Venere e Marte presentate in catalogo, che riecheggiano i canoni della scultura veneta cinquecentesca prossima all’opera del suo celebre conterraneo Alessandro Vittoria (Trento 1527 - Venezia 1608).