Il soggetto del dipinto si riferisce all’incontro tra Ruth la moabita e Boaz. Gli studi di Nicodemi, Arslan e Daniels,
ampliati dalle ricerche contemporanee di altri storici dell’arte sulla pittura del Settecento lombardo, hanno permesso
di mettere in evidenza questo artista di primissimo piano, attivo a Milano ove si trovano ancora moltissime delle sue
opere databili ai primi decenni del XVIII secolo. I dipinti di Carlo Preda sono più conosciuti dell’artista che li creò, della
vita del quale, al contrario, non si hanno notizie precise.