“Questo dipinto è un bell'esempio del classicismo barocco di Sebastiano Conca, il pittore di Gaeta e allievo del Solimena che ebbe una posizione eminente a Roma, dove si era trasferito nel
1707. Nel 1718 divenne Accademico di San Luca, di cui in seguito fu Principe. Protetto dal duca Francesco Maria Farese, in palazzo Farnese tenne bottega e scuola, fedele al classicismo di Carlo Maratta però animato da venature barocche. Con questo equilibrio di tendenze, interpretate con grazia e leggerezza, ebbe grande successo e fu richiesto alla corte dei Savoia e dal re di Spagna.
Questo dipinto è un bell'esempio dello stile elegante del Conca, ricco di elementi classici, la colonna, la costruzione del gruppo sacro, per la quale si confronti l'Allegoria' della Galleria Spada, e animato da moti affettuosi in un felice equilibrio. I confronti con le opere del Conca sono innumerevoli. Per un analogo modo di animare i gruppi si vedano il 'Miracolo di San Toribio
(1726) della Pinacoteca Vaticana e la pala di San Giovanni Nepomuceno della Galleria Borghese.”