Menzionate all’interno di un antico inventario come opera dell’artista fiammingo Marten de Vos (Anversa 1532 circa-1603), le due tele qui presentate sono state recentemente ricondotte dalla critica alla mano del pittore genovese Simone Barabino.
Egli fu, infatti, fortemente influenzato nella resa cangiante del colore e nelle soluzioni architettoniche dalla cultura nordica, con la quale ebbe modo di rapportarsi in occasione del suo trasferimento a Milano intorno al 1619.
E’ probabile che le due tele in oggetto siano state commissione e realizzate dall’artista proprio nel capoluogo lombardo, dove risulta che fu molto attivo come attestato dalle fonti.
L’interno a pianta centrale, che fa da sfondo alle rappresentazioni, risulta simile a quello della chiesa di Santa Maria presso San Satiro, a riprova di quanto il soggiorno milanese e il contatto con rimase colpito l'architettura bramantiana influenzò profondamente la produzione di Barabino.