1866,Terza guerra d'Indipendenza, lettera scritta da un militare dislocato a Storo, per Palanzano, del 6 agosto 1866
Sul frontespizio la scritta a penna "Storo 6 agosto" e, di pugno del mittente "Non affrancata per mancanza di francobolli" e "da militare" nell'angolo inferiore sinistro. A lato bollo di Vestone d.c. del 7 agosto in transito. La busta fu trattata come non affrancata e tassata per tre decimi di lira, non essendo stata accettata la qualifica a penna "militare", che avrebbe ridotto la tassa a 2 decimi. Al verso vi sono i bolli "PARMA 9 Agosto 66", "PARMA*TIZZANO 9 AGO" in azzurro (non conosciuto), e "LANGHIRANO 9...". La lettera è stata scritta molto probabilmente da un militare al seguito delle truppe di Garibaldi. A Storo, nel luglio del 1866, giunse Garibaldi che fissò il quartier generale nel palazzo di Francesco Cortella dal 14 al 24 luglio, da dove diresse l'Assedio del Forte d'Ampola il 19 luglio e la battaglia di Bezzecca del 21 luglio. Tornò poi a Storo dall'8 al 10 agosto da dove, il giorno 8, indirizzò un patriottico proclama ai suoi volontari che così finisce: "Se tra un mese...lo straniero non avesse cessato dalle prepotenti esigenze, oh allora, accanto ai vostri valorosi nostri fratelli dell'esercito...noi spezzeremo gli ultimi ferri che disonorano questo popolo grande, ma infelice." Molto rara, cert. E. Diena.