Pio V non possedeva particolari doti politiche o diplomatiche, ma dimostrò un rigore intransigente nella difesa della fede cattolica e nella volontà di combattere ogni forma d'eresia; prima di essere eletto Pontefice era stato infatti il Supremo Inquisitore Perpetuo. Nei primi due anni di Pontificato emise numerose bolle che comportavano pene severissime per chi non santificasse le feste, per i i bestemmiatori, le prostitute, i concubini e anche per quei nobili che ostentavano il lusso. Fece ricostruire a tal fine il Palazzo dell'Inquisizione, che era stato devastato ed incendiato subito dopo la morte di Paolo IV (1555-1559); furono così istituiti molti processi contro la cosiddetta "peste dell'eresia", alcuni conclusi con il verdetto di condanna a morte. (da Modesti 2004, n. 599)