Subentrato alla madre Maria Teresa nel 1780, l'imperatore Giuseppe II, assecondando appieno lo spirito illuminista dell'epoca, attuò una politica volta ad assorbire la Chiesa austriaca all'interno dello Stato.
Questa politica eccessivamente di laicizzazione dello Stato austriaco provocò il malcontento pontificio a tal punto che Pio VI decise di intraprendere un lungo viaggio per conferire direttamente con l'imperatore. Nonostante l'arrivo del papa a Vienna venne accolto con giubilo dalle folle, l'avvento del pontefice non sortì lo stesso effetto presso la corte imperiale. Giuseppe II infatti attuò una politica di compromesso e Pio VI ottenne solamente magre concessioni di carattere prettamente formale.