Settembre 2014 - n. 07

Si chiude positivamente il primo semestre 2014 con un venduto di oltre 9.500.000 euro, che conferma il trend positivo del 2013 e che vede una crescita per i dipartimenti Dipinti Antichi, Gioielli e Design, mentre l’Arte Orientale si conferma il settore con il più alto risultato di vendita.

La prima vendita dell’anno – dedicata come d’abitudine agli Arredi Antichi, settore che ha risentito maggiormente di una crisi negli ultimi anni – ha visto la prestigiosa dispersione di circa 150 lotti provenienti dalla galleria Guido Bartolozzi di Firenze, antiquari da quattro generazioni: l’ottimo 73% di lotti venduti, realizzando più di 600.000 euro, ha confermato l’interesse da parte dei collezionisti per opere ricercate e di pregio. Tra i top lots troviamo un prestigioso comò Luigi XV, attribuito a Mathieu Criaerd laccato a cineserie e venduto per 57.000 euro, e uno scrittoio da centro attribuibile alla bottega di Giovanni Socci (17.000 euro), o ancora un importante arazzo di manifattura londinese di Mortlake, del 1735 con paesaggi ispirati a Françoise Bucher (25.000 euro).

Bene anche la sezione delle maioliche e porcellane del catalogo di Antiquariato, che si è messa in luce per una importante coppia di alzate in porcellana di manifattura imperiale russa, che ha raggiunto i 40.000 euro circa partendo da una base di 6.000-7.000 euro, e per il bellissimo piatto in maiolica di Castelli realizzato da Francesco Grue (1618-1673), ideatore dei primi istoriati barocchi e proveniente da una delle più importanti famiglie di ceramisti del Seicento.

I risultati migliori si sono visti sicuramente nell’asta di aprile dedicata alla pittura antica, con la dispersione di circa 160 lotti che hanno realizzato il considerevole risultato di 1.100.000 euro. 
Top lot di questo semestre è stato, infatti, la tempera su tavola di Paolo Schiavo o Battista di Gerio L’albero di Jesse, aggiudicata per quasi 450.000 euro. L’opera, molto contesa, ha visto crescere l’interesse nei suoi confronti durante i giorni precedenti l’asta, culminando in un lungo alternarsi di rialzi sino alla battuta vincente di 360.000 euro, salutata da un applauso finale. L’atmosfera si è riscaldata nuovamente al passaggio della coppia di oli su tela Adorazione dei Pastori Il riposo nella fuga in Egitto – attribuiti al famoso Maestro dell’Annuncio ai pastori recentemente ricondotto allo spagnolo Juan Do –, venduti complessivamente a 285.000 euro.
 Sempre ad aprile abbiamo assistito alla dispersione di altri tre interessanti cataloghi monotematici: l’asta di Scultura e Oggetti d’Arte ha visto come highlight un bronzo fuso e cesellato del XVI secolo raffigurante un elefantino che, da una stima di 3.500-4.000 euro, ha raggiunto i 17.000 euro; le Cornici Antiche hanno totalizzato il 53% dei lotti venduti, attestandosi anch’esse sui valori raggiunti lo scorso anno (top lot è stata una cornice toscana a tempietto del XVII secolo scolpita con teste di cherubini); infine, la dispersione della biblioteca personale di Giorgio Cavaciuti, storico restauratore e perito d’arte milanese, ha chiuso la settimana di aste in maniera entusiasmante, ottenendo l’80% di lotti venduti e triplicando il valore degli stessi. Un’asta partita in sordina, ma che nei giorni subito precedenti l’esitazione ha visto aumentare le richieste di linee telefoniche su intere parti di catalogo.