Si tratta di un’opera riferibile agli anni più maturi di Bernardo Castello, caratterizzata da un colore, non più steso a campiture, ma già con una funzione strutturale di costruzione della forma. Una pittura dunque già inserita nei rinnovati canoni figurativi del secolo XVII, fortemente influenzati dalla pittura veneziana, in cui il pittore seppe raggiungere i migliori risultati della sua fortunata carriera, che gli propiziarono negli anni 1603 - 1606, importanti commissioni romane, come la Predica di S.Vincenzo Ferreri in Santa Maria sopra Minerva, gli affreschi per il palazzo del Marchese Giustiniani e soprattutto, unico tra i genovesi ad avere questo onore, una pala d’altare in San Pietro, per la cappella Clementina, raffigurante La chiamata di S. Pietro