Il dipinto, datato da Roberto Longhi in una lettera ai proprietari al quarto decennio del Cinquecento, in prossimità temporale agli affreschi di Saronno, è stato esposto alla mostra” Il Cinquecento lombardo - da Leonardo a Caravaggio” tenutasi a Palazzo Reale a Milano nel 2000. La composizione, che avrà grande influenza sulla scuola vercellese e soprattutto su Bernardino Lanino, sottolinea il rapporto d’affetto che lega le due figure, la Madre protettiva e il Figlio che con vitalità infantile cerca quasi di divincolarsi dall’abbraccio materno. Il dipinto è corredato da una lettera di Roberto Longhi del 1964 ed è stato oggetto di un articolo di Marco Rosci sulla rivista Kalòs nel 1972.