Experise di Camillo Manzitti: [...] Gioacchino Assereto morì nel 1650, mentre era intento, a detta del Soprani, a dipingere un'Ultima cena per l'oratorio di S.Giacomo della MArina. [...] La prova di questo rapporto tra l'Assereto ed i confratelli di quell'oratorio, alla cui decorazione parteciparono i più apprezzati pittori del momento, come Orazio De Ferrari , Giovanni Battista Carlone, Valerio Castello e Domenico Piola, suggerisce la probabilità che la grande tela raffigurante la predica di S.Giacomo, ivi esistente, i cui caratteri asseretiani appaiono evidenti, seppure non riferibili direttamente alla mano di Giacchino, sia stata fornita proprio dal figlio Giuseppe, che ne aveva proseguito l'attività subentrandogli nella bottega. [...] Stilisticamente assai affine a tale opera, e ad altre ad essa assimilabili, si presenta con assoluta evidenza questo San Giovanni Evangelista. Vi si riconoscono i caratteri stilistici che accomunano tutte le opere appartenenti al gruppo, in particolare lo strutturale concorso delle ombre nella costruzione delle forme, e la cura posta nell'esecuzione delle morbide mani [...]