Questa composizione dai connotati erotici rappresenta il soggetto biblico di Loth nel suo incesto involontario con le figlie (Genesi: 19,30 ss.). Il linguaggio formale riconduce al mondo romano del secondo Seicento, in particolare a quello dell'austriaco Daniel Seiter, a lungo attivo in Italia. Il fatto che la pittura sia stata condotta su carta, le dimensioni contenute, nonché l'evidente velocità di esecuzione, fanno subito sospettare che l'opera possa essere stata il modello per un'impresa maggiore. Bibliografia: Andrea G. De Marchi