Scheda critica del Prof. Marco Ciampolini. “[...] Il gruppo, inquadrato da una nicchia, è posto in posizione eretta, a guisa di statua, sopra un basamento di forma poligonale. Quest’ultimo è di un colore bruno, come se volesse imitare un elemento in legno, ed è decorato da un medaglione con un’Annunciazione. Il riferimento scultoreo è evidente anche nella tipologia del gruppo che si ispira, anche nei colori, a madonne lignee quattrocentesche prodotte da Jacopo della Quercia o dalla bottega. [...] Anche la tavola in oggetto si inserisce nella pittura senese di gusto tardo manierista. Il volto della Vergine, fanciullesco e delicato, ricorda quelli di Ventura Salimbeni, come quello dell’Annunciata, dipinta ad affresco (1608 ca), sulla parete presbiteriale della chiesa di Fontegiusta a Siena. [...] Questi modi corrispondono allo stile di Sebastiano Folli, un forte seguace del Salimbeni, che arrivò a fare assumere spesso ai suoi personaggi un aspetto acre. [...]