A ridosso del soggiorno romano Vincenzo Vela (1820-1891) dà forma al suo Spartaco, lo schiavo ribelle che ha i tratti dello scultore stesso e che all’Esposizione Universale di Parigi del 1855 ne esprime il forte sentimento patriottico. Il marmo, premiato a Parigi nel 1855, dal 1937 appartiene alla città di Lugano per lascito dalla Fondazione Goettfried Keller. Fu definita l’opera dell’avanguardia progressista, verso l’inizio della scapigliatura lombarda.